domenica 31 ottobre 2010

PARCO MACCHINE ANALOGICO • LOMO Smena SL


• LOMO Smena SL •

formato: 35mm
apertura: f4-16
velocità di scatto:  1/15-1/250 più la posa BULB

La LOMO Smena SL è una macchina russa del 1968 che è rimasta in produzione fino al '77.
di "smena" ce ne sono diverse, questa è SL in quanto utilizza l' SL system: un particolare formato di rullino in metallo che una volta finito non si butta ma si ricarica con nuova pellicola (che una volta, se non ho capito male, veniva venduta al metro).
qui da noi l'SL system è più conosciuto come Agfa Rapid system in quanto fu proprio l'Agfa a prendere in mano la produzione di questi contenitori per pellicola, dalle nostre parti.
fotocamera considerata di buona qualità e dai facili settaggi ha però sempre avuto un grosso limite: può essere caricata per soli 12 scatti e non di più (prerogativa solitamente del medio formato ------> chiarimenti sui diversi formati di pellicola si trovano qui).

ho comprato questa bellissima fotocamera in un negozio di oggetti di antiquariato, dalle parti di Occhiobello.
ero con Fede e gli ho proposto di farci un giro solo perchè lui non ci era mai stato ma non ero intenzionata a comprare alcunchè.
e poi l'ho vista.
nella foto non c'è ma è corredata di una fantastica custodia con tracolla, originale, in ottimo stato.
anche la macchinetta è ben conservata...ed è una vera LOMO russa!
quando ho visto le scritte in cirillico non ho capito più niente e sono andata subito a chiedere quanto costava.
la signora del negozio ha voluto 20 euro mi pare. e li ho pagati più che volentieri.
la storia dei contenitori metallici per pellicola Agfa Rapid, devo dirlo..è una gran scomodità.
si tratta di caricarli a mano in totale assenza di luce, oppure di chiedere al laboratorio fotografico se ci fanno la cortesia di caricarli.
così, per non rischiare di pasticciare, ho chiesto al mio laboratorio di fiducia.
e quando Michele, il ragazzo che si occupa di tutti i miei sviluppi e stampe, ha estratto i caricatori mi ha guardato e mi ha detto "c'è ancora della pellicola dentro" a momenti mi scoppia un embolo perchè ho capito subito che il caricatore "pieno" era quello che doveva accogliere la pellicola già impressionata...perciò...POTEVANO ESSERCI DELLE FOTO DI CHISSA' QUANDO!!!!
mille domande e fantasticherie mi sono passate per la testa..l'emozione è stata fortissima e la curiosità non era certo da meno!
gli ho detto che assolutamente me le doveva sviluppare il prima possibile..che ero impaziente!
poteva anche non uscirne nulla..e questa ipotesi era straziante.
ma ho avuto fortuna :)

la macchinetta non l'ho ancora testata..indi per cui, in questo post, carico proprio gli scatti rinvenuti quel giorno.
le foto non sono belle e la pellicola è scaduta da credo trent'anni e perciò ha subito notevoli alterazioni dei colori..
 ho provato un misto di tenerezza e nostalgia ne vederle: credo siano scatti dei primi anni '80, almeno a giudicare dai vestiti (che sono quelli che vanno di moda oggi -----> maxi maglia a righe, ballerine e leggins!!!) ..eccoli:











era da tempo che volevo condividere queste fotografie.
sono preziose per me.

non so perchè ma belli o brutti che siano, io considero gli scatti rinvenuti in una vecchia macchina fotografica, come dei veri e propri tesori.
attimi rubati a persone sconosciute che ci riportano in un'altra epoca con i ricordi dei loro momenti felici.
assolutamente nostalgico e affascinante.

collezionare vecchie macchinette fotografiche è anche questo.
e io amo profondamente tutto ciò.

e.

venerdì 22 ottobre 2010

un "errore" fantastico!

questa è una foto "sbagliata" che mi piace tantissimo..
fa parte delle foto scattate per testare la Regula L, ho voluto tenerla da parte e dedicarle un post perchè credo che lo meriti.
King Regula L, Ferrania Solaris 200 iso
il rullino era probabilmente finito e la foto è venuta solo per tre quarti e quindi l'immagine inizia con questo effetto bruciato bellissimo in più il caso ha voluto che fosse fotografata in questa porzione di pellicola proprio la mongolfiera fatta a cuore, ottenendo l'effetto di un cuore a metà!

inutile dire che adoro questo scatto!

PIM

giovedì 21 ottobre 2010

PARCO MACCHINE ANALOGICO • King Regula L


King Regula L


formato: 35mm
apertura: f/2.8-16
velocità di scatto: 1/30-1/250 più la posa BULB

La Regula L è della casa produttrice KING, marchio tedesco da noi poco conosciuto che inizialmente costruiva ingranaggi per orologi, ed è del 1958.
fa parte della famiglia delle "Regula" come Regulette e Regula LE, modelli che tra loro si differenziano di poco.
al tempo era considerata un'ottima fotocamera.
il funzionamento è totalmente manuale, niente automatismi quindi.

ho incontrato questa favolosa fotocamera in una vetrina di macchinette usate a Monaco di Baviera.
durante quella vacanza mi ero promessa che se ne avessi avuta l'occasione, e qualora le mie finanze me lo avessero concesso, mi sarei regalata un pezzo da collezione come ricordo.
quando ho visto i prezzi di quel negozio ho capito che con le finanze ci stavo dentro benissimo: ce n'erano di tutti i prezzi, ma alcune costavano solo 19 euro!
avevo già acquistato una macchinetta (di cui parlerò in seguito)e, per quel prezzo mi sembrava un peccato prenderne solo una...così ho chiesto al negoziante di farmi vedere quelle che aveva sempre su quella cifra e tra le tante che mi ha proposto ho scelto questa.
è in ottime condizioni e perfettamente funzionante e il design secondo me è eccezionale. così non mi sono fatta sfuggire l'occasione e l'ho acquistata senza pensarci due volte!

è rimasta per molto tempo nella vetrinetta del caos e circa un mese fa ho deciso di provarla.
premetto che con le regolazioni manuali non sono una cima quindi magari qualche esposizione è sbagliata. la macchinetta di per sè non ne ha nessuna colpa e tra le mani di qualcuno che la sapesse usare bene sono sicura che regalerebbe scatti stupendi!

ecco alcune foto di prova scattate all'edizione 2010 del Balloons Festival di Ferrara:













foto scattate su pellicola Ferrania Solaris 200 iso

sono convinta che se avessi usato una diapositiva sviluppata con cross processing avrei ottenuto effetti sbalorditivi, ma questo era un test di prova e le diapositive costano care, in più vengono vendute in rullini da 36 pose: troppe per un solo test.
perciò quando uso una fotocamera per la prima volta mi avvalgo possibilmente di rullini da 12 che ogni tanto trovo in offerta a poco prezzo. sono economici e pratici da finire subito e quindi non mi obbligano ad aspettare "la prossima volta" per finirli e sono libera di portare subito a sviluppare il mio test! e devo dire che di solito ho parecchia fretta di vedere cos'ho combinato!!

bene, anche per questa volta è tutto :)

e.

mercoledì 20 ottobre 2010

LOMOGRAPHY • una bellissima FOTO SBAGLIATA

sto facendo esperimenti per un nuovo tutorial lomografico e ovviamente i tempi sono quelli che sono: non è come con la digitale che scatti e vedi subito cosa ti salta fuori.
qui si sperimenta, si porta a sviluppare..si aspetta e poi si vede quello che si è combinato!
il tutorial che voglio proporre prossimamente, e su cui sto cercando di raccogliere (anzi per meglio dire "creare") materiale, è sulle mascherine da applicare alla Holga (ma anche sulla Diana vanno benissimo!).
quando avrò alla mano tutto quello che mi serve mi spiegherò meglio.

avevo però premura di pubblicarne comunque un risultato perchè nel pasticcio che ho combinato è venuto fuori uno scatto davvero carino!
eccolo qui:


questa specie di asso di picche che ci contiene doveva essere un cuore...ma non ho calcolato la storia della riflessione della luce all'interno della macchina ecc..bè insomma il cuore andava messo a rovescio perchè venisse fuori dritto.
in più lo sfondo nero doveva essere occupato da un'altra parte di scatto che invece non è saltata fuori perchè ho riavvolto male la pellicola.
insomma un casino.
tutte cose che spiegherò meglio nel tutorial..appena avrò le foto fatte nel modo corretto!

io comunque assolutamente adoro questa foto.
come ho già detto la lomografia spesso fa nascere foto belle e particolari da stupidi errori :)
io amo tutto ciò!

buona giornata
erika

domenica 17 ottobre 2010

LOMOGRAPHY • Lomografica Cervia

questi sono alcuni degli scatti fatti domenica scorsa, il 10/10/10, durante  la nostra gita a Cervia.

enjoy!






Tutte le foto sono state scattate con fotocamera Lomo LC-A e pellicola Fuji SENSIA che è stata poi sviluppata in Cross Processing.

     erika.

venerdì 15 ottobre 2010

PARCO MACCHINE ANALOGICO • macchine fotografiche d'epoca e non

questo post mi serve per introdurre un argomento che mi sta molto a cuore e di cui ho già accennato precedentemente: la mia collezione di macchine fotografiche.
non può definirsi una collezione di oggetti "d'epoca" perchè alcune non sono abbastanza vecchie per essere classificate "vintage" o "d'antiquariato"(io considero parte integrante della collezione anche macchinette come Diana e la Holga che non sono altro che cloni moderni, e cioè rifacimenti, dei vecchi modelli originali).
io le amo tutte allo stesso modo. vecchie e non.
e mi piace provarle tutte!

ecco, un post che fa da introduzione dicevo...sì perchè ho deciso di dedicare un post ad ogni macchina fotografica, mettendo un'immagine, una breve descrizione del modello, magari anche un piccolo accenno alle circostanze che le hanno fatte arrivare nelle mie manine sante e, quando possibile, qualche prova di scatto da me effettuata.
mi sembra una cosa interessante e che soprattutto mi divertirà!!

è anche per quello che ho cominciato quella serie di spiegazioni su formati di pellicola e altri argomenti più o meno fotografici: così quando dirò che una macchina carica il rullino 120 avrò già bell'e pronto un post che spiega la differenza dal 35mm e tutto sarà più chiaro per tutti.

sì, lo ammetto: era diverso tempo che mi ronzava in testa questa idea...e molti dei post precedenti avevano la funzione di "preparare" il terreno!

bene.
adesso il post introduttivo vero e proprio c'è.
non mi resta che scegliere con quale partire e cominciare a scrivere!

che si aprano le danze!

yesssssssss!!!

PIM

venerdì 8 ottobre 2010

LOMOGRAPHY • TUTORIAL: come caricare una HOLGA 120 con rullino 35mm

nel post precedente abbiamo visto cosa sono gli Sprocket Holes, adesso andiamo a vedere cosa dobbiamo fare materialmente per ottenerli nelle nostre foto.
abbiamo detto che si deve caricare una macchina medio formato con un rullino da 35mm.
bene, vediamo come.

(per eventuali dubbi tra i formati di pellicola vi rimando come sempre qui)


OCCORRENTE:

1) fotocamera analogica medio formato (le più comuni sono Holga e Diana)

2) rocchetto di rullino 120 vuoto

3) rullino formato 35mm

4) nastro isolante possibilmente nero

5) foglio di scottex o fazzolettino di carta







adesso procediamo in questo modo:

A) togliamo il dorso dalla fotocamera e nel caso in cui sia una Holga con flash integrato fermiamo le batterie con il nastro isolante.
questa operazione è molto importante perchè farà sì che le pile non se ne vadano in giro per il corpo camera mentre scattiamo.

B) inseriamo il rocchetto vuoto nell'apposito vano a destra

C)  estraiamo diversi centrimetri di pellicola dal nostro rullino 35mm e fissiamone l'estremità, con l'aiuto di un pezzetto di nastro isolante, al rocchetto vuoto che abbiamo alloggiato nel vano a destra di cui sopra.
la parte di pellicola estratta dovrà essere abbastanza lunga da far sì che il "corpo" del rullino possa adagiarsi nel vano a sinistra.














D) prendiamo il pezzo di scottex (ne basta un quadrato) e tagliamolo in 4 parti

E) pieghiamo più e più volte su se stessi 2 dei quadratni di scottex ottenuti e andiamo a sistemarli ai lati del rullino 35mm proprio dove rimangono gli spazi

F) il rullino dovrà essere sistemato nel modo più centrale possibile e i pezzetti di scottex avranno il compito di tenerlo ben saldo al suo posto.



G) ora non ci resta che chiudere la fotocamera

H) coprire in modo molto minuzioso la finestrella contapose, posta sul dorso della fotocamera, con nastro adesivo nero in modo che non entri luce

I) avvolgere per 3 o 4 giri di rotella la pellicola e...




          



                                   ............SCATTARE!!!!





tenete presente che non avrete a disposizione un contapose...ognuno ha la sua teoria su quanti "click" far fare alla rotella tra uno scatto e l'altro..chi dice 24..chi 35..io per sicurezza starei sul largo, al limite viene qualche scatto in meno ma si ha la sicurezza che le foto siano ben separate tra loro.

se siete iPhone dipendenti come me sappiate che esiste anche un'app per Iphone, si chiama HolgaClicks che aiuta a tenere il conto sia dei "clicks" che del numero degli scatti effettuati..
è la prossima app che proverò, sicuro!!

una volta finito il rullino bisognerà riavvolgelo su se stesso, con l'aiuto di una matita, in una stanza completamente buia.
i più attrezzati si avvalgono delle camere oscure portatili, sono delle specie di sacchetti fatti apposta per queste operazioni, ma se ne può fare benissimo a meno: di sera  si tirano giù tutte le tapparelle e si chiude la porta della stanza, una volta assicuratisi che non ci siano sveglie digitali o altre fonti di luce anche minime, si può procedere traquillamente all'operazione!

so che sembra impegnativo ma davvero è più difficile spiegarlo che farlo!
provare per credere!

di seguito alcuni esempi!




bene, direi che questo è quanto!

bye bye


e.

LOMOGRAPHY • gli SPROCKET HOLES (le "foto coi buchi")

SPROCKET HOLES: croce e delizia dei lomografi alle prime armi che vengono attirati da quest'effetto fantastico e non sanno che pesci pigliare.

quante ricerche ho fatto in rete, quanti forum ho consultato senza capirci nulla!!
appena comprata la prima lomo l'effetto che più mi attirava era quello delle FOTO COI BUCHI.

la prima cosa da sapere è che per ottenere queste particolari foto bisogna usare i rullini di formato 35 mm su una macchina medio formato, che perciò carica pellicole 120; per eventuali chiarimenti sui diversi tipi di formato leggete il post che ho scritto a riguardo, lo trovate qui.
il 35mm a differenza del 120, è dotato di fori ai quali il rocchetto si "aggancia" con dei piccoli ingranaggi che trattengono la pellicola per facilitare l'operazione di avvolgimento.

la tecnica consiste nell'impressionare tutta la pellicola (compresa la porzione che ospita i "buchi" per le tacche che servono ad avvolgere il rullino) anzichè solo la parte al centro.

per ottenere ciò i modi sono due:

1) o montare una macchina fotografica per medio formato con una pellicola 35mm "artigianalmente" (e ciò vedremo come si fa nel tutorial che seguirà nel prossimo post)

2) oppure prendersela molto molto comoda e comprare uno dei retro-adattatori come ho fatto io..all'inizio non ero molto esperta e per evitare di pasticciare ho preferito la strada più facile.
ora che ci ho preso la mano ammetto che anche "modificare" di mano propria le lomo ha il suo fascino ;)
i "dorsi" adattatori si trovano in commercio sia per la Holga che per la Diana, io avevo preso questo per la mia Mr. Pink :)

la cosa importante, che io non ho capito per svariati mesi (ok ok sono un po' dura di comprendonio ma posso assicurare che le fonti in rete non sono chiarissime e quelli dei forum sono tutti dei sapientoni che parlano difficile e si capiscono solo tra di loro) è che, e lo scrivo in grande perchè il concetto sia chiaro,

PER OTTENERE LE FOTO CON GLI SPROCKET HOLES SERVE UNO SCANNER PER NEGATIVI!!!!!!!!

perciò sappiatelo, così eviterete di ammorbare i commessi dei vari laboratori fotografici, che nella maggior parte dei casi, nella loro inettitudine, non sapranno nemmeno dirvi il perchè le vostre stampe non vengano "coi buchi".

le macchine per la stampa, ho appreso poi, sono standard e non prevedono di stampare la porzione di pellicola con gli sprockets perchè appunto è una cosa che in teoria le macchine fotografiche non fanno.
perciò i buchi verranno comunque "tagliati fuori" in sede di stampa. (sia chiaro: il negativo rimane intonso ma la parte con gli sprockets non comparirà nella foto).
per questo serve uno scanner per negativi: scansionando tutta la pellicola si avrà anche la parte coi fori.
se poi si vogliono far le stampe basterà portare il file scansionato a un qualsiasi laboratorio e avremo le nostre benedette stampe delle foto coi buchi!!

spero di aver chiarito almeno un po' i dubbi di chi è in totale confusione da lomo come lo ero io appena un paio di anni fa!

a seguire il tutorial su come caricare una Holga medio formato (cioè che carica pellicole 120) con un rullino formato 35mm.

YES!

PIM

giovedì 7 ottobre 2010

Lomography for Dummies - DOPPIE ESPOSIZIONI (o ESPOSIZIONI MULTIPLE)

DOPPIA ESPOSIZIONE: significa scattare due volte (o più) sulla stessa porzione di pellicola.
era un errore molto comune un tempo, dato che le vecchie macchine fotografiche non avevano la funzione di riavvolgimento automatico, perciò una volta scattata la foto bisognava ricordarsi di riavvolgere manualmente la pellicola quel tanto da poter esporre una nuova porzione della stessa, per procedere al nuovo scatto, se questa operazione veniva dimenticata, lo scatto successivo veniva sovrapposto a quello fatto in precedenza.

in pratica scatti quante volte ti pare prima di riavvolgere la pellicola fino al numerino successivo del contapose..e se sei abbastanza bravo a calcolare distanze e posizioni degli oggetti nella foto i risultati possono essere davvero sorprendenti!

il segreto sta nel tenere presente che le parti scure del primo scatto saranno quelle maggiormente impressionate nel secondo scatto.
perciò il trucco è fotografare prima un soggetto che abbia parti scure e poi procedere con il secondo scatto!


ovviamente non è una regola universale..ma diciamo che seguendo questo consiglio si hanno più probabilità di ottenere dei risultati BEN VISIBILI.


poi ovviamente a volte succede anche casualmente e se si ha un po' di fortuna gli effetti siano ugualmente carini!

di seguito qualche esempio:
in questo scatto una foto l'ho fatta io e l'altra me la sono fatta fare, l'effetto è che io sembro scomparire nel legno del pontile come un fantasma :)
in questa rossa e blu ho usato i flash colorati: prima ho scattato con il flash di un colore, poi sempre senza riavvolgere la pallicola ho scattato di nuovo con in flash  dell'altro colore..et voilà ;)
le prime due sono effetti voluti, quest'ultima invece è un mio errore: ho fatto una foto a Fede che faceva colazione e poi mi sono dimenticata di riavvolgere la pellicola. successivamente ci siamo fatti una foto insieme per strada.
la cosa buffa è che sembra che lui stia per far cadere la cenere della sigaretta nella tazzina di caffè che aveva davanti a sè sul tavolo a colazione!!
come dicevo..a volte anche gli errori generano scatti divertenti :)

il segreto è...provare, provare, provare!!


PIM




mercoledì 6 ottobre 2010

CROSS PROCESSING

ho deciso di aprire questo post sul CROSS PROCESSING perchè quando mi sono approcciata alla lomografia avevo un sacco di confusione in testa ed avrei pagato per trovare qualcuno che mi spiegasse con chiarezza che cavolo era e che cosa avrei dovuto chiedere al fotografo quando portavo i rullini a sviluppare.

innanzitutto, per chi fosse meno esperto c'è da fare una premessa, perchè mi sono accorta che c'è molta confusione in merito: SVILUPPO e STAMPA sono due cose diverse.
per capirci: sviluppare un rullino non significa ottenere le foto. sviluppare un rullino significa ottenere i NEGATIVI. dai negativi successivamente potremo ottenere le STAMPE che sono le immagini che c'erano sui negativi stampate su carta fotografica. quelle, per intenderci, da mettere in cornice!
spero di essere stata chiara.

il CROSS PROCESSING riguarda lo SVILUPPO della pellicola.

allora: quando portiamo a sviluppare il nostro benedetto rullino la pellicola che c'è dentro viene sottoposta a trattamenti chimici che renderanno visibili le immagini che la luce avrà impresso sull'emulsione fotografica di cui è cosparsa la suddetta pellicola.
e qui viene il bello:
ci sono due tipi di pellicola NEGATIVA e DIAPOSITIVA (sì quelle che una volta venivano messe nei telaietti e proiettate col proiettore).
ognuna delle due ha bisogno di particolari agenti chimici per essere sviluppata, se vogliamo entrare nello specifico vediamo che:

PELLICOLA NEGATIVA ---------------------> ha bisogno del C-41
PELLICOLA DIAPOSITIVA -----------------> ha bisogno dell' E-6

ora. il succo del cross processing è quello di chiedere di SVILUPPARE UNA PELLICOLA DIAPOSITIVA CON IL C-41 ANZICHE' L' E-6.

usando l'acido "sbagliato" si avranno effetti imprevedibili e sorpendenti e solitamente colori molto forti e contrastati!!
per quanto riguarda lo sviluppo della negativa in E-6 invece non ne so nulla: il ragazzo che me le sviluppa  mi ha detto che spesso in questo caso lo sbaglio dell'acido tende a bruciare tutto e a perdere le immagini quindi non ho mai provato.

di seguito posto alcuni esempi di pellicole trattate con il cross processing, come si può vedere i colori sono molto contrastati e d'effetto:



quindi in pratica dovete:

1) acquistare un rullino per DIAPOSITIVE (che trovate sia nel formato 35mm che nel 120 -------> le differenze tra i due formati sono spiegate qui)
2) montarlo sulla fotocamera e scattare le foto
3) portarlo al laboratorio fotografico e dire: "VORREI SVILUPPATE QUESTE DIAPOSITIVE CON IL C41"

non statela a menare nominando il Cross Processing perchè di solito nessuno sa cos'è e vi becchereste solo un'occhiataccia.
l'unica speranza è di dire quanto scritto sopra...e auguri.



PIM





martedì 5 ottobre 2010

LOMOGRAPHY • i due principali FORMATI di PELLICOLA

allora.
i tipi di rullini che uso per le mie macchinette sono principalmente due (ce ne sarebbero anche altri ma risultano praticamente irreperibili):

1) il 35mm:  cioè il classico rullino che si trova anche la supermercato,  da 12 24 o 36 pose.

2) il 120: è detto anche MEDIO FORMATO ed è ormai  quasi caduto in disuso, ma ancora in produzione.
da questa pellicola solitamente si ottengono 12 scatti quadrati 6x6, in casi più particolari (dipende dal modello di macchina fotografica ---------> lo vedremo più a vanti man mano che presenterò i vari modelli) 8 rettangolari 6x9, o anche 24 in formato 6x3.
capisco che questa spiegazione sia un po' difficile da capire, ma quando posterò le foto sarà tutto davvero più chiaro.

comunque, in pratica, la questione è così: la pellicola avvolta sul rocchetto è sempre lunga uguale...a seconda della larghezza della foto ne verrano un numero maggiore o inferiore.
chiaro che se le foto sono quadrate ne vengono un tot (12) se sono rettangolari per il largo ne vengono meno (8), se sono rettangolari per la lunga ne vengono di più (24).
è chiaro?
no?

posto quanche esempio:


questa è scattata con una Holga : 12 scatti quadrati 6x6


questa è scattata con una Agfa Clack : 8 scatti rettangolari in orizzontale 6x9


questa è scattata con una Bencini Koroll II : 24 scatti in verticale 6x3

spero che un minimo si sia capito.
chissà!!

yep!

e.





LOMOGRAPHY • la LOMOGRAFIA (secondo me)

è grazie al fenomeno della Lomografia che mi sono avvicinata al collezionismo di macchine fotografiche d'epoca e che sono tornata alla fotografia analogica, che ho scoperto affascinarmi ben più di quella digitale, quindi mi sembrava doveroso  parlarne.
non intendo assolutamente attaccare la solfa dei due studenti austriaci che per primi cominciarono a fotografare con le lomo (vecchie macchine di produzione sovietica) negli anni 90 e lanciarono la moda e il businnes che ne seguì, e nemmeno parlare delle 10 regole della lomografia (anche perchè le trovo abbastanza assurde)...per chi fosse interessato ai dettagli troverà tutto qui.

a me interessa solo dire che lo trovo un modo interessante di sperimentare e creare effetti strani su pellicola.

in sostanza si usano macchine completamente in plastica, ormai comunemente conosciute come TOY CAMERAS (qui a destra DIANA F+, uno dei modelli di punta di Lomography), si preferisce scattare con rullini scaduti per la resa imprevedibile dei colori e si prediligono doppie esposizioni ed altri effetti che un tempo erano considerati errori!

è molto divertente!!


molti affermano che la lomografia non è nemmeno da considerarsi un tipo di fotografia..che è solo un inutile fenomeno dettato dalla moda.
altri si arrovellano sull'annosa questione : è da considerarsi arte o spazzatura?
migliaia di dibattiti sono nati da questo dubbio amletico...dibattiti a mio avviso assolutamente sterili.

visto che questo è il mio blog, gradirei per una volta dire la mia in merito.
io credo che stare a chiedersi se sia arte oppure no è una grandissima minchiata.
mi viene da dire MACHETTIFREGA! ti piace? ti diverti? allora bona! scatta e taci!!
pensi che sia un inutile spreco di tempo e denaro?? ma fai altro! il mondo è pieno di "lomografi", non ha certo bisogno di te!!
non c'è bisogno di farla tanto lunga!
io mi diverto da matti e in più, come dicevo prima, partendo da una Diana F+ Mr. Pink (sempre quella lì rosa nella foto) acquistata sul sito Lomography sono piano piano entrata in un mondo che mi era totalmente sconosciuto: quello del collezionismo di macchine fotografiche d'epoca.
e mi appassiona per il fatto che il mio non è un collezionismo passivo: a me piace usarle piuttosto che tenerle in casa a prendere polvere e basta.
ed è una cosa che a me da una gioia immensa.
dopo, per quanto riguarda il discorso modaiolo, la faccenda è un'altra: trovo stupido che qualche anno fa nelle città più trendy (io l'avevo letto di Parigi) il top della figaggine fosse andare a ballare con al collo una Holga (modello di toy camera molto comune, nella foto a destra).  è chiaro che lì son boiate da quindicenni che a me non interessano.
io a ballare neanche ci vado più...hauhaauahauahahuh!!
è anche vero che dal momento che uno si compra una toy camera è sua e può farci quello che gli pare: se la vuole usare come accessorio per uscire e  sentirsi superfichissimo invece che farci foto a me va bene.
fatti suoi!
anche star lì a menarla troppo sulla storia della moda a me ha rotto le scatole!

perciò ecco...tutto qui.
io dico che quella che faccio è Lomografia perchè ormai è un termine conosciuto e le persone possono bene o male inquadrare il tipo di foto che faccio..ma in realtà non so se la mia lo sia davvero: non uso solo toy cameras (cioè macchine di plastica), non seguo nessuna delle dieci regole (molte delle quali sono secondo me improponibili), e men che meno sono trendy o alla moda (anche se mi piacerebbe un sacco ma non mi è mai riuscito).

l'importante è che mi piaccia e mi diverta quello che faccio, tutto il resto, come direbbe Califano, è noia.

yup!

e.